Particolare della copertina di La grotta di cristallo, illustrazione di Sergio Toppi collana Superbur, 1986, RCS Rizzoli. |
Nel primo libro, quello che sto leggendo, è ancora un bambino. Myrddin Emrys, detto Merlino, nipote di uno dei re della Gran Bretagna, figlio della devota principessa Niniane e, si dice, del diavolo, perchè sua madre non ha mai voluto rivelare il nome del padre, non viene molto considerato a palazzo, ma Merlino è sempre aggiornato su cosa accade al castello, un pò perchè è sua abitudine girare nel vecchio e inutilizzato condotto romano di riscaldamento che passa sotto i pavimenti del castello, un pò perchè certe cose gli sembra di saperle e sentirle, non sa perchè. Fino al giorno in cui incontrerà qualcuno che gli spiegherà molte cose.
Anche su internet sono tutti più che entusiasti della saga, i cui libri sono stati nella lista dei libri più venduti molte volte negli anni '70 e '80!
1. La grotta di cristallo
2. Le grotte nelle montagne
3. L'ultimo incantesimo
Vi metto i link dei libri in inglese qua sotto, nel caso che qualcuno li preferisse nella lingua originale, eccoli qua in una nuova edizione di quest' anno della Hodder & Stoughton:
Ecco i Kindle in inglese:
x Kindle: Primi 4 insieme
Al Ciclo di Merlino segue anche il ciclo arturiano, tanto che in inglese spesso li ho trovati tutti elencati sotto "Saga arturiana"! Sono due volumi:
1. Il giorno fatale
2. Il principe e il pellegrino
In inglese:
Buon Merlino a tutti e buona lettura!
Aggiornamento 21/06/12
Ho appena finito il primo libro, La grotta di cristallo! Mi è piaciuto, anche se verso i 3/4 del libro mi sono un pò arenata tra i dettagli delle battaglie. Molto bella la storia, anche se questo Merlino sembra non mostrare troppo i propri sentimenti o essere molto freddo, ma l'autrice ce lo aveva già detto a inizio libro. Continuerò a leggere la serie ovviamente.
Aggiornamento 31/07/2012:
Sto leggendo il secondo capitolo ed è bellissimo e coinvolgente, molto più del primo libro!
22/08/2012 Ho finito il secondo libro, non vedo l'ora di iniziare il terzo!
Però è molto triste pensare che un grande fumettista e disegnatore come Sergio Toppi ci ha lasciato!
Ciao! Sono capitata qui per caso, cercando un'immagine di Toppi, illustratore da me amatissimo.
RispondiEliminaHo letto per la prima volta la trilogia della Stewart circa vent'anni fa (i volumi della BUR si trovavano ancora in vendita, per fortuna), iniziando -pensa- dal secondo volume (che, peraltro, resta per me il più affascinante). Ho riletto i tre volumi e l' "extra", "Il giorno fatale", tante volte e, puntualmente, ne sono rimasta soddisfatta. Penso si tratti di una bella rilettura del mito, affatto banale e te lo dico da non amante della letteratura fantasy. Penso che la Stewart sia riuscita a superare il semplice genere, ottenendo grandi risultati narrativi: ha creato un bel racconto, emozionante e credibile. Recentemente, ho trovato (in biblioteca, come te) l'altro spin-off della saga, "Il principe e il pellegrino". L'ho trovato ben al di sotto della qualità del testo "originario", scritto sull'onda del primo successo, ma privo della sua qualità: lo considero evitabile, soprattutto se non si intende rovinare il ricordo positivo della trilogia :)
Buone letture!
Stefania
Ciao Stefania!
RispondiEliminaInnanzitutto grazie per essere passata di qua e avere deciso di lasciare un commento, è bello sapere che qualcuno ti legge! è piaciuto tanto anche a me questo libro, anche più del primo, di cui più che altro mi è piaciuta molto tutta la parte iniziale, mentre sul finale procedevo un pò a rilento nella lettura. Cercavo libri su Merlino e quindi sono molto soddisfatta di queste letture. Mi piace anche molto che alla fine di ogni libro Mary Stewart ci riassuma le leggende originali a cui si è ispirata! Peccato che nell'edizione italiana non ci sia la mappa dei luoghi del libro, so che in inglese ce n'è una in ognuno. Penso che mi leggerò anche gli altri 3 volumi, finisco la trilogia su Merlino e gli altri 2 volumi su Artù. Però oddio se mi dici che l'ultimo è evitabile...ma mi sa che non resisterò e leggerò anche quello :). Forse l'autrice ha dato il meglio di sè all'inizio del primo e nel secondo perchè poteva dare più sfogo alla sua immaginazione, perchè come scrive nelle note del secondo volume "Con Le grotte nelle montagne ho tentato di scrivere una storia a sé stante" e il primo libro si basava "principalmente sulla storia riferita da Goffredo di Monmouth", anche se tutta la parte dell' infanzia di Merlino è una sua invenzione. E nel secondo lei ha cercato di narrare quello che la leggenda e la storia non dicono, coprendo gli anni dell'infanzia di Artù e cosa fece Merlino in tutti quegli anni. Quindi forse in questo libro è più libera di scrivere secondo la sua immaginazione, sempre restando fedele alle leggende e alla storia britannica, e il risultato si vede! Nel mondo anglosassone sono romanzi molto famosi e apprezzati.
Grazie ancora di essere passata di qua, ripassa quando vuoi,
buone letture anche a te,
Chiara
PS: Dai un'occhiata anche al post su Sergio Toppi ho messo la copertina del secondo libro.