Avete saputo l'ultima? Terry Deary, autore delle Horrible Histories, Brutte Storie (edite da Salani), ha dichiarato al Guardian:
"L'idea che sta dietro le biblioteche...non è più rilevante", come dire che le biblioteche non hanno più senso. Prosegue che "non siamo più in epoca vittoriana in cui volevamo permettere l'accesso alle biblioteche delle classi impoverite. Noi paghiamo affinché sia la scuola obbligatoria a fare questo." "I libri non sono di proprietà pubblica, e gli scrittori non sono come Enid Blyton [una scrittrice inglese del secolo scorso (1897-1968)], donne della classe media che si tolgono la soddisfazione di un piccolo hobby. Devono viverci. Autori, librai e editori hanno bisogno di mangiare. Non ci aspettiamo di essere nutriti dalle biblioteche". E continua così, chiedendosi perché gli altri autori difendano le biblioteche quando queste "tagliano le loro gole e le loro borse?".
Ovvio che altri autori gli hanno risposto per le rime! A difesa delle biblioteche hanno risposto mostri sacri della letteratura come Neil Gaiman, Joanne Harris e Julia Donadlson (in un lungo aticolo, lo trovate nella sitografia qua sotto).
Neil Gaiman scrive: "Egoista e stupido, di vedute ristrette e triste. Soprattutto egoista. Terry Deary è avaro e contro le biblioteche". E poi "Amo le opinioni dei "pro-library" espresse qua sotto (nei post di risposta dell'Huffington Post). E sì, le biblioteche creano lettori, non affamano gli autori."
Brutta storia, Terry Deary, Brutta storia...
Sitografia:
Terry Deary sul Guardian, http://www.guardian.co.uk/books/2013/feb/13/libraries-horrible-histories-terry-deary
Julia Donaldson sul Guardian, http://www.guardian.co.uk/books/2013/feb/15/julia-donaldson-libraries-terry-deary-attack
"Huffington Post", http://www.huffingtonpost.com/2013/02/14/horrible-histories-author-libraries_n_2681265.html
Hai ragione... bruttissima storia!
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